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Global | | 28 Gennaio 2019
Sea Watch: Unicef coerenza
per diritti degli esseri umani
Sea Watch: Unicef coerenza per diritti degli esseri umani
Sulla questione migranti, e nel caso la Sea Watch 3, esiste la coerenza al programma politico ma c'e' anche la coerenza al rispetto di convenzioni internazionali sui diritti umani. A sottolinearlo e' Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, in merito alla condizioni dei minori migranti a bordo della nave della ong. "Siamo consapevoli che l'intransigenza sulla questione degli sbarchi nei porti italiani sia dettata da un'esigenza di coerenza rispetto a un programma politico, e non da altro - dice Iacomini - Nessuno ragionevolmente puo' pensare che il governo italiano o suoi singoli esponenti non abbiano a cuore la vita e la salute di altri esseri umani. Si tratta di una questione di principio, come del resto affermato espressamente dagli stessi ministri coinvolti. Ma anche le richieste di non protrarre la sofferenza delle persone soccorse e di concedere loro un porto sicuro in tempi rapidi derivano dall'esigenza di essere coerenti a qualcosa: al diritto internazionale, alle convenzioni sui diritti umani, alla stessa Costituzione italiana - norme e principi ai quali l'Italia si e' liberamente e sovranamente vincolata nel corso della storia della Repubblica". "Se dunque e' una questione di principio mantenere chiusi i porti, lo e' anche chiedere che queste persone - i bambini e le donne innanzitutto - siano accolte tempestivamente e con dignita'. Si tratta di decidere - conclude Iacomini - quale dei due principi sia superiore all'altro e debba prevalere".
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