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Global | | 09 Gennaio 2019
Appello migranti Sea Watch
all'Ue: non lasciateci in mare
Appello migranti Sea Watch all'Ue: non lasciateci in mare
"Non vogliamo più stare qui in mezzo alle tempeste, per favore. Ci fa stare male, a tutti e 32, in una sola stanza della barca, come animali, questo non è giusto. Ci sono donne e bambini, e siamo tutti spaventati, vogliamo solo essere al sicuro": questo l'appello lanciato ai microfoni del Times of Malta da un richiedente asilo nigeriano, Diamond, presente a bordo della nave dell'ong tedesca Sea Watch, bloccata da 19 giorni in mare dopo aver tratto in salvo i 32 migranti al largo della Libia. Altri 17 migranti, soccorsi il 29 dicembre scorso, sono a bordo di un'altra nave dell'ong tedesca Sea-eye. Le due navi sono state autorizzate il 2 gennaio scorso ad entrare nelle acque territoriali maltesi a causa delle cattive condizioni meteo. Da allora sono in corso trattative tra i paesi europei per lo sbarco e il ricollocamento dei 49 migranti. Ieri, in una nota, il governo maltese ha fatto sapere di aver chiesto che le trattative comprendano anche il ricollocamente degli altri 249 migranti tratti in salvo nei giorni scorsi da Malta: "Le discussioni stanno proseguendo in tale contesto e il governo maltese sarebbe lieto se si concludessero nelle prossime ore". "Non sappiamo cosa ne sarà di noi - ha detto un altro migrante nigeriano, Austin, a bordo della Sea Watch - noi vogliamo solo un porto sicuro così da essere al riparo e non più in mare. Per favore governi europei, non lasciateci qui". 
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